Nel settore discografico, con il termine anglosassone “breakage”, che deriva dal verbo “to break” (tradotto in italiano con “rompere”), si intendeva il “danneggiamento” dei dischi in 78 giri che, dal 1898 sino alla fine del 1950, venivano realizzati in resina di gommalacca[1] (shellac resine), un materiale molto delicato facilmente danneggiabile nel trasporto dallo stampatore al […]
La clausola di “breakage” nei contratti discografici: ieri e oggi
