Immagine di “Pictures of Money” rilasciata con licenza CC BY
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Il Decreto Legge 19 maggio 2020, n. 34, cosiddetto Decreto Rilancio, è l’ultimo provvedimento del Governo che ha individuato aiuti per superare gli effetti negativi della pandemia dovuta al diffondersi del Coronavirus.
Tra i diversi provvedimenti rivolti ai lavoratori dello spettacolo, con l’art. 185 si è accelerata la chiusura dell’annosa procedura di liquidazione dell’Imaie, favorendo la corresponsione di risorse economiche ai beneficiari: gli artisti interpreti esecutori.
Come noto, l’IMAIE (Istituto mutualistico Artisti, Interpreti ed Esecutori), dal 1992 e fino al 14 luglio 2009, è stato l’organismo preposto all’attività di amministrazione e intermediazione dei diritti “connessi” degli AIE, nei settori audio e video. L’ente è stato estinto con decreto del Prefetto di Roma del 30 aprile 2009 e, successivamente, è stato messo in liquidazione (ex art. 16 disp. att. c.c.), a causa dell’impossibilità dello stesso di provvedere alla propria attività istituzionale, ossia alla ripartizione dei compensi raccolti a favore degli AIE aventi diritto. In sostanza, l’ente aveva raccolto compensi per ingenti somme senza poi essere in grado di liquidarli agli artisti aventi diritto.
L’art. 185 del Decreto Rilancio prevede che, entro 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (a decorrere, cioè, dal 19 maggio 2020), i commissari liquidatori provvedano a depositare il bilancio finale di liquidazione e a versare il residuo attivo, comprese le somme relative ai diritti non esercitati nei termini stabiliti, al bilancio dello Stato per la successiva riassegnazione allo stato di previsione del MIBACT.
Tali somme, stimate intorno ai 50 milioni di euro, saranno ripartite in favore degli artisti, interpreti ed esecutori, secondo modalità che saranno definite con un successivo decreto del MIBACT, ed in considerazione dell’“l’impatto economico conseguente all’adozione delle misure di contenimento del COVID-19”.
La norma non incide sui compensi già rivendicati dagli artisti e non ancora incassati a causa delle lungaggini dell’iter fallimentare, ma accelera tale procedura e riserva i fondi residuali alla categoria dei beneficiari secondo criteri e modalità ancora da definire nel dettaglio.
Per consultare il testo del Decreto Rilancio:
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/stampa/serie_generale/originario